ago 09 2011

Calici di Stelle 2011, dalla Maremma al Chianti una notte per brindare ai 150 anni dell’Unità d’Italia

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Tutto pronto per la notte più magica dell’anno. Mercoledì 10 agosto, festa di San Lorenzo, il Movimento turismo vino Toscana invita gli enoappassionati a caccia di stelle cadenti per brindare con il Calice dell’Unità d’Italia. Città, piccoli borghi e cantine della Toscana offriranno musica, stand gastronomici, mercatini, musei aperti, visite guidate in cantina e soprattutto il vino di qualità delle aziende vitivinicole aderenti a Mtv Toscana, per brindare ai 150 anni dell’Unità d’Italia.

Oltre ad esprimere un desiderio sotto la pioggia di lacrime di San Lorenzo, l’edizione 2011 sarà all’insegna anche del “bere bene”. Per sensibilizzare i consumatori al bere consapevole saranno, infatti, distribuiti gratuitamente Etilotest monouso griffati Calici di Stelle.

<< L'obiettivo – spiega Alioscia Lombardini, presidente Mtv Toscana - è quello di sensibilizzare i consumatori al bere consapevole. Faremo in modo che Calici di Stelle 2011, sinonimo di scoperta e conoscenza del cielo, si unisca a un’esperienza altrettanto formativa e stimolante come la comprensione delle qualità del vino. Le aziende di Mtv Toscana organizzeranno visite guidate, cene e degustazioni, ma anche osservazioni del cielo guidate da esperti astronomi>>.

Dove – In Toscana si potrà andare a caccia di stelle nei 20 comuni che hanno organizzato itinerari enosfiziosi per allietare l’attesa di vedere una stella cadente ed esprimere un desiderio. Iniziando dal mare, nel livornese, i comuni che aderiscono a Calici di Stelle 2011 sono Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, Suvereto e Piombino; in lucchesia Capannori e nel pisano Terricciola e San Miniato.

A Prato si potranno guardare le stelle bevendo vino con il Calice dell’Unità d’Italia che ha dipinta sul piede la bandiera italiana a Carmignano, nel senese a Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d’Orcia, Chiusi, Colle di Val d’Elsa, Gaiole in Chianti, Montepuclciano, Poggibonsi, Rapolano Terme, San Casciano Dei Bagni, San Gimignano e ovviamente Siena e Sinalunga. In area fiorentina a Greve in Chianti, Tavarnelle Val di Pesa, Montespertoli e Vinci. Nel Pratomagno a Terranuova Bracciolini e anche la provincia di Grosseto sarà protagonista dell’edizione 2011 con la Tenuta Uccellina immersa nella natura incontaminata del Parco Naturale della Maremma, i borghi medievali di Massa Marittima, le cantine Ampeleia e Morisfarm e quelle di Campagnatico, dove la notte di San Lorenzo si festeggia nella Cantina Pieve Vecchia.

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mag 12 2010

Un corso di vino per imparare a destreggiarsi nella lunga lista dei vitigni bianchi italiani

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Un corso di vino firmato Studio Umami per imparare a destreggiarsi nella lunga lista dei vitigni bianchi italiani

L’ITALIA IN BIANCO

Quando: mercoledì 9-16-23 giugno dalle 21 alle 23
Dove: Viale Giannotti 21 (zona Gavinana), Firenze
Docente: Roberta Perna – Costo: 60 euro

Un corso dedicato ai vini bianchi italiani, per conoscerli, amarli e saperli scegliere. Il corso, articolato in tre lezioni, darà un quadro di insieme dell’Italia bianchista. Da nord a sud impareremo a conoscere i più importanti vitigni bianchi, da quelli aromatici del nord come il Gewurztraminer ed il Moscato a quelli della nostra Toscana, come lo Chardonnay ed il Vermentino, fino al sud, dalla Campania, con il Greco di Tufo e la Falanghina, alla Sicilia, con l’Inzolia ed il Catarratto.

Cenni di abbinamento aiuteranno a capire come sposare al meglio un vino ad un piatto. Il programma degli incontri:
1° serata – i vini bianchi del Nord
2°serata – i vini bianchi del Sud
3° serata – i vini bianchi del Centro e le bollicine italiane

Ciascun partecipante riceverà in omaggio un set da 6 bicchieri modello “ISO degustazione”, un pratico glossario con tutte le parole del vino ed utili dispense.

Info e prenotazioni
STUDIO UMAMI – 329.9293459
www.umaminews.com

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apr 09 2010

IMPORTANTI RICONOSCIMENTI PER I VINI ARETINI AL VINITALY DI VERONA

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Grande successo per i vini aretini nel Concorso Enologico Internazionale organizzato nell’ambito del Vinitaly di Verona. Sono infatti ben sette i vini del territorio aretino che hanno ottenuto la Gran Menzione nell’ambito di varie categorie, scelti dalle ventuno commissioni composte dai più autorevoli giornalisti internazionali e da qualificati enologi, per un totale di 105 esperti. Al concorso, giunto alla sua diciottesima edizione, hanno partecipato 3.553 vini, presentati da 1.081 aziende provenienti da 32 paesi. “Questi numeri – commenta l’Assessore provinciale all’agricoltura Andrea Cutini, in questi giorni a Verona – parlano da soli e ci fanno capire l’importanza dei riconoscimenti ottenuti. Ancora una volta viene confermata la qualità delle nostre produzioni nell’ambito di un Concorso Internazionale che ha anche una grande rilevanza sul piano della promozione commerciale”. Il valore aggiunto del già prestigioso Premio, comparabile ad una sorta di coppa del mondo dei concorsi enologici, è infatti lo sviluppo di azioni di marketing mirato in Italia e nel resto del mondo, attraverso “Vinitaly World Tour”. Vediamo nel dettaglio i vini aretini premiati, suddivisi per categorie. Nella categoria Vini Tranquilli a denominazione di origine e indicazione geografica – vini bianchi prodotti nella vendemmia 2008 e precedenti – è stato premiato il vino Toscana IGT Vermentino “Rancoli” 2008 della Tenuta di Frassineto; nella categoria Vini Tranquilli a denominazione di origine e indicazione geografica – vini rossi dai tre ai quattro anni dalla vendemmia – premiati i vini Colli della Toscana centrale IGT rosso “Capitolare di Biturgica”2007 della Fattoria di San Fabiano Tenimenti Conti Borghini Baldovinetti De’ Bacci, il Toscana IGT Merlot 2006 dell’azienda Camperchi ed il Toscana IGT rosso “Moro rosso” dell’azienda agrituristica Il Palazzo; nella categoria Vini Tranquilli a denominazione di origine e indicazione geografica – vini rossi dai cinque ai sei anni dalla vendemmia – è stato premiato il Colli dell’Etruria centrale Doc rosso “Isei – Campo del Monte 2005″ dell’azienda Eredi Benito Mantellini; nella categoria Vini Tranquilli a denominazione di origine e indicazione geografica – vini dolci naturali – premiati il Toscana Igt bianco Vendemmia tardiva “Vicinale del Duca 2007″ della Tenuta di Frassineto ed il Vinsanto del Chianti doc 2005 della Fattoria La Vialla.

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mar 31 2010

Dopo cento anni di bottiglia bordolese Il Brunello torna al fiasco?

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Montalcino – …E’ stato per decenni il contenitore più caratteristico per presentare il vino, in molti paesi esteri è l’emblema del vino italiano e toscano in particolare, ha una storia millenaria alle sue spalle; stiamo parlando del fiasco toscano che recentemente vede le sue sorti risollevarsi in quanto apprezzato da sempre più numerosi imbottigliatori.

E’ di questi giorni la notizia che anche nelle terre del Brunello di Montalcino alcuni importanti produttori, tra i quali Banfi e Barbi, hanno presentato una proposta di modifica del disciplinare che prevede l’imbottigliamento del famoso vino in fiaschi da due litri di vetro chiaro per evidenziare le sfumature color rubino caratteristiche del Sangiovese, fiaschi rigorosamente “vestiti” con paglia di grano esclusivamente raccolto in Val d’Orcia.

La proposta sarà in discussione nella prossima assemblea del Consorzio, prevista per la fine di Maggio, nella quale si nomineranno tra l’altro i membri del nuovo consiglio direttivo del Consorzio stesso.

Imbottigliare il Brunello nei fiaschi da due litri appare una vera rivoluzione per questa Docg in quanto fin dagli inizi della commercializzazione di questo vino si è preferita la bottiglia bordolese, tanto che Montalcino è stata la zona vitivinicola che di fatto ha lanciato in Italia questo contenitore di origine francese fin dai primi del ‘900.

La scelta del fiasco, oltre che rispondere alle nuove richieste dei mercati internazionali in uscita dalla crisi, si ispira ad una maggior aderenza alla tradizione italiana e al rigetto di tutte quelle mode filostraniere che hanno imperato fin troppo a lungo nel nostro paese.

C’è da rilevare infine che contro questa proposta sono insorti alcuni produttori progressisti, capitanati da Donatella Cinelli Colombini (la quale è famosa per aver eliminato dalle sue aziende qualsiasi accenno ai contenitori tradizionali quali damigiane e, appunto, fiaschi) che ha dichiarato di volersi opporre con tutte le risorse disponibili a questa eventualità, chiamando a raccolta i produttori più esclusivi di questo vino.

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mar 25 2010

Arezzo, “Anteprima Vinitaly”

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Torna l’appuntamento con “Anteprima Vinitaly”, la manifestazione che presenta in anteprima i vini delle aziende della Provincia di Arezzo .
Grazie alla consolidata e pluriennale collaborazione tra l’Associazione Italiana Sommelier – Delegazione di Arezzo e la Strada del Vino Terre di Arezzo, nella giornata di domenica 28 marzo sarà possibile conoscere le novità dei vini 2010, degustare un calice sotto l’attenta guida di sommeliers A.I.S. ed incontrare direttamente i produttori, lieti di svelare i retroscena delle loro produzioni e curiosità… Si parlerà del lavoro che inizia in vigna e si completa con l’approvazione del consumatore, estimatore, amante della qualità, una qualità presente da anni nel nostro territorio.
Ma non sarà solo il vino protagonista della manifestazione. Sarà presente anche un banco di assaggio degli oli extravergine di oliva delle aziende aderenti a cura di A.I.C.O.O. ed una degustazione di una selezione di prodotti delle Strade dei Sapori del Casentino e della Valtiberina. Una ricca ed imperdibile occasione per trascorrere il fine settimana piacevolmente e, senza dubbio, ‘gustosamente’! Manifestazione aperta a tutti gli interessati ed appassionati: quota di partecipazione € 15,00 valida per due persone. Soci Ais (2010), S.d.V.T.d.A, F.I.C., A.M.I.R.A., A.I.C.O.O. € 10,00 con ingresso gratuito per un accompagnatore non socio delle rispettive associazioni; Corsisti 1° e 3° livello A.I.S. partecipazione gratuita (con un loro accompagnatore).

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mar 24 2010

Riccardo Ricci Curbastro presidente dell’Efow (European Federation of Origin Wines)

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Bruxelles– Imprenditore vitivinicolo in Franciacorta, Presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro è stato eletto all’unanimità dall’Assemblea Costituente presidente della EFOW, la European Federation of Origin Wines che oggi viene presentata al Parlamento Europeo e alla stampa.

La EFOW è una associazione senza scopo di lucro con sede a Bruxelles, nata per rappresentare, tutelare e promuovere i vini con denominazione di origine o indicazione geografica all’interno della Comunità Europea e nel mondo, in poche parole EFOW sarà la voce dei vini DO europei.
I membri di EFOW sono: Francia (CNAOC), Italia (FEDERDOC), Spagna (CECRV), nonché dei vini Porto e Douro (IVDP) del Portogallo (IVDP) e Ungheria (HNT).

CURBASTROLa nomina del presidente Ricci Curbastro rappresenta un importante riconoscimento in sede internazionale per Federdoc, la federazione dei consorzi di tutela delle denominazioni di origine dei vini italiani, che raccoglie oltre l’80% della produzione vitivinicola del Bel Paese, per la professionalità e competenza dei suoi amministratori e, più in generale, per l’intero sistema produttivo italiano. Il “made in Italy del vino” diventa così esempio e guida per l’organismo comunitario europeo, un modello da imitare nel mondo. Un passo in avanti che dimostra come anche in momenti di difficoltà le eccellenze italiane riescono ad emergere fuori dai confini nazionali.

“Sono molto onorato di rappresentare, in qualità di Presidente di EFOW, il prestigioso mondo dei vini a Denominazione di Origine europei – sottolinea Ricci Curbastro – Evidentemente, le attività di presenza e sensibilizzazione di Federdoc a livello di Istituzioni comunitarie e la capacità di aggregazione nei confronti dei nostri partners maggiori produttori dei vini a DO europei, e non di meno l’immagine e il prestigio dei vini italiani, hanno determinato la scelta di chi, da tempo, d’accordo con la nostra Federazione, cercava un modo di aggregazione e rappresentatività nuovo che consentisse una migliore rappresentazione delle esigenze e delle aspettative dei vini di origine.”

La nuova associazione avrà il compito di tutelare e promuovere le ragioni delle organizzazioni nazionali ponendosi come principale referente in sede comunitaria dei vini di origine europea, attraverso un confronto permanente tra i suoi membri, l’organizzazione di incontri con i principali organismi comunitari, il coordinamento di campagne di sensibilizzazione a livello europeo e svolgendo tutte quelle attività che si renderanno necessarie per affrontare le principali sfide economiche, sociali e ambientali del settore vitivinicolo in sede comunitaria.

“L’impegno è grande, le finalità importanti – prosegue il Presidente di Federdoc – non dimenticando che oggi ogni determinazione in merito alle politiche di qualità, di rappresentanza, di promozione, di protezione dei nostri vini a DO si svolge principalmente a Bruxelles, con le competenze del Parlamento Europeo, della Commissione, del Consiglio dei Ministri e delle molteplici Commissioni interessate. Sono certo di trovare in tutto questo l’appoggio e la collaborazione dei Presidenti delle altre Federazioni europee dei vini a DO, che ringrazio. Dobbiamo concentrare le nostre attività ed interazioni in un confronto continuo e collaborativo con queste Autorità e con tutti gli attori de comparto.”

Un confronto che partirà subito sulle nuove tematiche emerse con l’entrata in vigore della nuova Ocm vino del 2008 ed EFOW potrà svolgere un ruolo importante a partire dal tema della gestione della produzione per garantire la qualità di origine. Con il Regolamento (CE) n. 479/2008, l’Unione Europea ha di fatto eliminato i vincoli che esistevano dal 1976 in materia di “diritti di impianto delle viti”, grazie ai quali la produzione nelle zone di origine era limitata in base a criteri economici. La nuova OCM vino, infatti, prevede la liberalizzazione dei diritti d’impianto a partire dal 2015, con effetti, solo per citare alcuni esempi, che porteranno la superficie coltivata nella Côtes-du-Rhône potrebbe salire da 61.000 a 120.000 ettari, nel Chianti da 17.000 a 35.000 ettari, nella Rioja da 60.000 a 350.000 ettari.

Sull’impatto di questo provvedimento il neo presidente EFOW non ha dubbi: “La liberalizzazione totale dei diritti di impianto nel 2015 avrà conseguenze drammatiche sul settore dei vini di origine controllata. L’eccessiva produzione porterà a un crollo dei prezzi, a conseguenti perdite di posti di lavoro, mettendo in discussione gli sforzi qualitativi e la delocalizzazione, che sarà senza dubbio la rovina di migliaia di viticoltori”.

Ma EFOW farà sentire la propria voce al tavolo europeo del vino anche su altre importanti tematiche, come il sistema di protezione giuridica contro le contraffazioni accordata a livello intercontinentale per i vini di origine, attraverso accordi bilaterali o multilaterali (OMC) e la promozione dei vini di origine nei principali mercati di consumo. Relativamente a questo ultimo punto EFOW proverà a ottenere la possibilità per i produttori europei di poter godere di finanziamenti per la promozione nel mercato interno e non solo per i paesi terzi come previsto attualmente.
Non meno importante sarà l’aspetto sociale del vino riguardanti l’impatto positivo di un consumo moderato di vino.

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feb 10 2010

Al via l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano

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Giunta alla 16.a edizione, l’Anteprima 2010 prevede 3 giorni di programma (14 – 15 febbraio per gli operatori e 18 febbraio per la stampa). Attesi nel borgo toscano oltre 150 giornalisti, specializzati e non, in rappresentanza delle testate di settore e di quelle generaliste, provenienti da tutto il mondo; oltre 1.000 sono gli operatori commerciali accreditati; saranno serviti circa 2.000 pasti a base di prodotti tipici locali e di specialità della tradizione gastronomica locale; 29 le aziende che presenteranno le proprie etichette nei 600 metri quadrati – perfettamente climatizzati – del “Palanobile” e – novità di quest’anno – nel Museo Civico – Pinacoteca Crociani, esclusiva location situata in Via Ricci, a pochi metri dalla piazza. In passerella sfileranno il Nobile 2007 (annata che vanta le 5 stelle, il massimo del giudizio durante l’Anteprima), pronto ad essere immesso sul mercato dopo i due anni di evoluzione imposti dal disciplinare di produzione e la Riserva 2006, ugualmente giudicata con il massimo del punteggio.

IL PROGRAMMA

Il programma dell’Anteprima si aprirà alle ore 10 di domenica 14 febbraio quando il Palanobile aprirà le porte agli operatori: ristoratori, enotecari, buyers. Gli addetti ai lavori si riuniranno a Montepulciano per conoscere le nuove annate in commercio; i banchi d’assaggio resteranno aperti sia domenica sia lunedì 15 febbraio dalle 10.00 alle 18.00. Dopo una breve pausa, il programma riprenderà mercoledì sera con l’arrivo della carovana dei giornalisti, impegnati nelle serie delle degustazioni delle principali denominazioni toscane che proseguiranno nella giornata di giovedì 18 febbraio a partire dalle ore 10.00. Sarà in quella occasione che Federico Carletti, Presidente del Consorzio del Vino Nobile, proclamerà la valutazione dell’annata 2009, espressa in stelle (max 5). Da sottolineare che, nelle 2 giornate riservate agli operatori, Montepulciano ospiterà un meeting dei delegati di Vinarius, l’associazione nazionale delle Enoteche: 50 soci, provenienti da tutte le regioni d’Italia, daranno vita ad una degustazione e ad un approfondimento sul territorio di produzione.

ANTEPRIMA, UNA FESTA PER TUTTO IL PAESE

L’Anteprima si conferma l’evento di maggior respiro organizzato dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano: una vetrina affacciata sul mondo in cui viene idealmente esposto un anno di lavori e di impegno. Ma non perde il carattere di “festa” anche per gli abitanti, gli enoturisti, gli appassionati e gli estimatori dei prodotti di qualità del territorio. Si ripeterà anche il concorso per le più belle vetrine a tema, con premiazione in pubblico in programma per lunedì 15 febbraio, mentre i ristoratori proporranno menu legati all’Anteprima abbinati alla degustazione gratuita di un calice di Nobile 2007, offerto dai produttori. E, in collaborazione con la Strada del Vino Nobile di Montepulciano, sono stati messi a punto pacchetti – ospitalità per soggiornare nel comune a condizioni di favore nei giorni della kermesse vinicola.

IL VINO NOBILE PER IL TERRITORIO

Il forte legame tra i produttori di Vino Nobile ed il territorio è sottolineato da un evento molto atteso dall’intera comunità e di grande rilievo: si tratta dell’avvio dei lavori di ristrutturazione di una parte della Fortezza, antico edificio, uno dei simboli del centro storico di Montepulciano. L’intervento, che ha avuto inizio proprio in questi giorni, ha un costo complessivo di circa 700.000 Euro, di cui 300.000 a carico del Consorzio, e si dovrebbe concludere entro l’anno. Riguarderà i tre piani dell’ala sinistra dell’edificio, compresa la grande sala intitolata a Marcel Marceau. Al termine dei lavori la zona ristrutturata sarà destinata a sede espositiva, a luogo di attività congressuali e potrebbe ospitare già nel 2011 una nuova edizione dell’Anteprima.

LE AZIENDE PARTECIPANTI

Quest’anno sono 29 le aziende presenti all’Anteprima del Vino Nobile. Si tratta di Avignonesi, Bindella, Boscarelli, Canneto, Carpineto, Casa Vinicola Triacca, Contucci, Croce di Febo, Dei, Fassati, Fattoria del Cerro, Gattavecchi, Godiolo, Icario, I Poderi di Poggialgallo, La Braccesca, La Ciarliana, Le Bèrne, Lodola Nuova, Nottola, Poliziano, Salcheto, Tenimenti Angelini, Tenuta di Gracciano della Seta, Tenuta Il Faggeto, Tenuta Valdipiatta, Terra Antica, Vecchia Cantina, Villa S. Anna.

IL MERCATO DEL VINO NOBILE

Nel 2009 sono stati immessi nel mercato oltre 10,5milioni di bottiglie tra Nobile e Rosso di Montepulciano. Per quanto riguarda il mercato, per il Nobile l’estero rappresenta la percentuale più alta delle destinazioni con il 68% delle bottiglie vendute mentre il 32% è stato destinato al mercato nazionale con Toscana (circa 40 per cento) e Lombardia (circa il 15%) come regioni capofila. L’export in particolare si rivolge ai paesi europei (circa il 70% della quota), dove Germania (28 per cento), e Svizzera (26%) restano i principali mercati, ma crescono le quote destinate a Gran Bretagna (5% nel 2008) e paesi nordici. Si riconferma in forte crescita anche il mercato Usa che nel 2009 ha assorbito il 18% delle esportazioni segnando un + 8 percento rispetto all’anno precedente. Continua la conquista anche per i mercati emergenti dove il Nobile esporta circa il 15% del prodotto in particolare nei paesi asiatici (10 per cento). Il vino a Montepulciano muove una forza lavoro importante considerando che sono circa mille gli addetti del settore. Oltre a questi vanno considerati gli stagionali e l’indotto generato dal vino (una stima parla del 70% dell’economia mossa dal settore vitivinicolo). Il valore patrimoniale dei vigneti è stimato intorno ai 200milioni di euro mentre il valore della produzione si aggira sui 60milioni di euro all’anno.

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gen 28 2010

La Grappa del Trentino cerca nuovi mercati nel centro e sud Italia

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Non poteva mancare la Grappa del Trentino, uno dei prodotti più importanti d’Italia, alla terza edizione di Acquavite Italia, l’evento che si svolgerà da venerdì 29 a domenica 31 gennaio presso la Rocca Paolina di Perugia, nel cuore dell’Umbria. Un appuntamento che metterà in mostra distillati provenienti da tutta Italia e dove quella del Trentino sarà tra le grappe più ricercate dagli appassionati. Nello stand dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino saranno presenti le grappe autoctone vincitrici della medaglia d’oro Anag nel 2009. Le distillerie Pezzi e Bertagnolli per la grappa di Teroldego; Pilzer con la Nosiola; Dalla Valle e Vettorazzi per il Pinot Nero; Pisoni con la grappa di Moscato. Inoltre saranno presenti le distillerie Marzadro, Segnana e Giovanni Poli per la medaglia d’oro nella categoria invecchiate.

«Quello del Centro – Sud è un mercato per noi in divenire – commenta il Presidente dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino, Beppe Bertagnolli – in cui sicuramente tanto abbiamo fatto in questi ultimi anni, ma tanto ancora c’è da fare e per questo è per noi importante essere presenti in occasioni come questa dove non solo ci possiamo far conoscere ad un pubblico nuovo, ma anche mettere il nostro prodotto a confronto con gli altri d’ Italia». Secondo recenti dati il Nord Ovest e il Nord Est contano rispettivamente per il 36 e 34 per cento dei consumi nazionali di grappa mentre il Centro (Sardegna inclusa) vale il 20% ed il Sud con le sue isole il 10%. Il dato sarebbe tuttavia in crescita.

La Grappa del Trentino è tra i distillati più antichi d’Italia. Oltre alla qualità della materia prima a distinguere il prodotto del Trentino è infatti proprio la tradizione che da tempo ha portato i distillatori a non guardare alla quantità, ma alla qualità attraverso l’impiego del sistema trentino “bagnomaria” che consente di riscaldare le vinaccia in modo indiretto. Si utilizzano alambicchi discontinui caricando nella cucurbita (il paiolo) la vinaccia insieme ad acqua e proprio qui sarà riscaldata lentamente. Fu proprio un trentino a progettare questo tipo di alambicco, Tullio Zadra. Oggi quello del “bagnomaria” è il sistema più utilizzato in Trentino perché nonostante sia più costoso e più impegnativo a livello di lavorazione, rende migliori profumi e aromi delle grappe.

Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (40% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 35%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione). Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15milioni di euro per l’imbottigliato e 2milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.
L’Istituto di Tutela della Grappa del Trentino è nato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”.

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nov 16 2009

Arezzo, concorso miglior sommelier della Provincia

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eri si è svolto il concorso per miglior sommelier della Provincia di Arezzo 2008/2010, Pimo Trofeo Associazione Strada del Vino Terre di Arezzo, potevano partecipare solo i sommelier abilitati con l’ultimo terzo livello, (un concorso a carattere biennale che mi serve per individuare i potenziali futuri candidati da lanciare nei concorsi nazionali) al mattino si è svolta la preselezione, i concorrenti si sono confrontati con un questionario di cultura generale riguardante argomenti di enogastronomia e nella compilazione della scheda organolettica di due campioni di vino anonimi del territorio, da questa selezione sono stati scelti i tre migliori classificati, Anna Tenti, Marco Di Martino e Andrea Gori, nel pomeriggio la finale, il concorrente doveva descrivere due vini anonimi sempre del territorio, degustare una preparazione eseguita con prodotti sempre del territorio, abbinare un vino tra i due degustati e motivarne la scelta, seguiva un menu di quattro portate legato sempre al territorio in cui doveva essere abbinati in successione tre vini della Provincia di Arezzo e tre vini Internazionali, seguiva la correzione di una carta dei vini aretini in cui volontariamente erano stati fatti errori di campilazione, al termine e dalla somma delle prove del mattino e della sera a prevalso Anna Tenti, oltre al trofeo da parte della Provincia gli viene offerto di operare in tutte le manifestazioni di promozione dei vini aretini, tipo Vinitalì, Bordeaux, Merano, Londra ecc. .

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ott 05 2009

“Vigna della Pace

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Magnum di vino che avranno tutto il sapore della fratellanza tra i popoli e saranno messe in vendita per portare il loro messaggio di solidarietà contro la guerra in Medio Oriente. Sarà questo il frutto della vendemmia che si è tenuta quest’oggi a San Piero in Barca (Castelnuovo Berardenga – SI) grazie alla collaborazione tra Consorzio Agrario di Siena e l’associazione Rondine Cittadella della Pace di Arezzo. Un vino igt Toscano che, per il secondo anno consecutivo, prende il nome “Vigna della Pace” dal caratteristico aroma frutto della vendemmia realizzata da ventiquattro studenti e studentesse internazionali provenienti da territori e paesi afflitti dalla guerra: Caucaso del sud, Federazione Russa, Balcani, Medio Oriente, Sierra Leone.
«Questa iniziativa – ha affermato Pietro Pagliuca, direttore del Consorzio Agrario di Siena – si pone l’obiettivo di diffondere un nuovo volto ed un nuovo valore dell’agricoltura non solo come semplice attività economica quanto invece come forte impegno sociale di pace e di cooperazione tra i popoli. Un messaggio di pace che speriamo possa essere ascoltato nella stessa maniera in cui viene assaporato il nostro vino in ogni parte del mondo. In tempi di globalizzazione per il mercato vitivinicolo – ha concluso Pagliuca – l’augurio è che lo stesso abbattimento dei confini esista anche per i più profondi valori di pace e cooperazione che abbiamo coltivato e raccolto nella nostra vigna».
«Questa vendemmia è per un noi studenti un simbolo – ha aggiunto Guy, studente israeliano alla Cittadella della Pace – abbiamo vendemmiato tutti insieme per produrre il vino della pace, così come tutti i giorni viviamo assieme a Rondine, pur nelle difficoltà e nel confronto, talvolta acceso, che ci permette di crescere nel dialogo. Vorremmo che questo vino sia messaggero di un messaggio universale di pace».
L’intero ricavato dalla vendita del vino che sarà imbottigliato sarà interamente devoluto alla Cittadella della Pace, dove abitano studenti che provengono da Pesi in conflitto e dove il Medio Oriente, a cui è dedicato Vigna della Pace 2009 è rappresentato da Israeliani, Palestinesi e Libanesi. Come per la vendemmia, la speranza è che anche per questi popoli sia “l’anno buono” per realizzare la pace.
Alla Cittadella della Pace studenti e studentesse di paesi in conflitto convivono e studiano sperimentando una quotidianità fatta di confronti, dibattiti, crescita. Selezionati da una rete di partner internazionali nei paesi con cui collabora l’Associazione Rondine, i giovani seguono il programma di formazione della Cittadella grazie a borse di studio erogate dal Ministero Italiano degli Affari Esteri e da tanti sostenitori pubblici e privati che condividono le finalità del progetto.

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